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PENSIERI E RIFLESSIONI DAL VIAGGIO DI ISTRUZIONE IN GRECIA a.s. 2017-2018


Lasciare la Grecia è come lasciare una vecchia casa abbandonata e in rovina, una terra tradita; lasciare la Grecia è spezzare un legame che ogni volta si rinnova e si infrange: il pensiero va agli alberi in fiore, alle distese di ulivi e forte ritorna il profumo della zagara. Lasciare la Grecia vuol dire vedere a Patrasso ragazzi arrampicati sui cancelli per imbarcarsi clandestinamente. Lasciare la Grecia è triste e doloroso perché è un vecchio amico che non sai mai quando rivedrai.  Vera Valletta


Leggi in coda al post i commenti di Pietro, Martina, Francesco, Maria, Marta e di tutti i partecipanti alla visita d'istruzione in Grecia o rivivi nel padlet i luoghi e le emozioni del viaggio.



Creato con Padlet


Quel verde lucente, quel viola che ti lascia senza fiato. Montagne rocciose, campi di ulivo infiniti.
In un secondo, anni di storia, di arte, di versi omerici si presentano davanti a te sussurrando cose che, anche chi non sa, chi non conosce, riesce a capire. Finalmente quella statua non è più solo una figura di cinque centimetri, ma è addirittura più alta di te. L'acropoli di Atene non è solo la piantina a pagina centouno del libro di greco. L'elmo di Milziade è molto più scintillante di come appare sul libro di storia.
In un secondo, l'immaginazione ha lasciato spazio alla realtà, ad una realtà che è infinitamente più bella, più profonda di ogni immaginazione.
Martina C.



Durante questo viaggio tutte le ore di viaggio e le fatiche giornaliere sono state sempre ripagate non solo da splendidi paesaggi e luoghi incantevoli, ma dalla sensazione a dir poco magica del potersi guardare intorno, chiudere gli occhi e sentirsi parte della storia e dell'arte che regna nascosta in questi posti. in particolare, poter restare a guardare dall'alto il santuario di Delfi con le colline dietro penso sia un'emozione che tutti, almeno una volta, dovremmo provare, per poter dire di aver vissuto la vera bellezza.
Chiara S.


La Grecia, un paese unico e solitario, ricco di storia e magia, un luogo di cui è impossibile non innamorarsi.
 Martina S.


Un’esperienza da ripetere assolutamente: un piacevole incontro di luoghi magici, cultura, odori e sapori irresistibili.
Pietro Z.


In che altro modo può essere definito questo viaggio in Grecia se non uno d'esperienza, anzichè d'istruzione?...Un momento unico in cui si ha la possibilità di abbandonare le immagini dei libri per vedere con i propri occhi ciò che abbiamo "solo" letto e studiato negli ultimi anni.
Pierfrancesco G.


Mi sembra pleonastico dilungarmi su quanto tutti gli studenti anelassero a scoprire ed approfondire la Grecia classica e su quanto le aspettative di ognuno siano state ampiamente soddisfatte e ripagate. Per quanto mi riguarda vorrei invece lasciare un deciso stigma portando agli occhi di tutti come la popolazione greca stia usufruendo nel modo peggiore possibile del proprio patrimonio artistico e culturale, analogamente, anche se non in modo speculare, all’Italia. Questo inquietante parallelismo sarà evidente anche all’osservatore meno attento quando, in cima all’Acropoli, sarà intento a osservare la miriade di abitazioni ateniesi caratterizzate da un impianto e una nervatura sconnessi, caotici e acefali, praticamente inesistenti. Come possono una tale bellezza e una così maestosa solennità trovarsi adiacenti a una simil-baraccopoli?
Matteo M.


Quest’anno siamo andati in visita d’istruzione in Grecia per una settimana, questo tipo di gite scolastiche, che durano più di un giorno, sono sicuramente fondamentali per la vita di classe, infatti oltre ad apprendere attraverso ciò che osserviamo possiamo anche socializzare e diventare un po’ più indipendenti, e sicuramente riusciamo a vedere professori e compagni sotto un altro punto di vista, cosa che ci permette di “vivere” la scuola a pieno.
Un’esperienza di questo tipo va decisamente affrontata in terzo superiore perché non solo ti consente di maturare, ma sei anche circondato da ciò che hai studiato e stai studiando in quel momento, e per riuscire ad acquisire conoscenze di questo tipo non c’è modo migliore che sperimentarle.
Marinela M.






Grazie a questo viaggio di istruzione ho potuto approfondire le mie conoscenze per quanto riguarda l’arte e la storia della Grecia antica visitando monumenti che dal vivo hanno un effetto ben diverso che vederli semplicemente dal libro di scuola. Inoltre è stata anche un’occasione per conoscere meglio una cultura a noi quasi sconosciuta e soprattutto per conoscerci meglio tra di noi e crescere tutti insieme come classe. Quindi sarebbe bello che questa stessa gita venisse riproposta per le classi terze del prossimo anno poiché per me è stata un’opportunità di crescita fondamentale.
Lucrezia F.


Questa gita è stata un'occasione sotto molti aspetti; ci siamo conosciuti meglio, abbiamo avuto la possibilità di autogestirci, ma soprattutto abbiamo finalmente reso concreto ciò che studiamo da ormai tre anni.
Di tutto quello che abbiamo visto,di tutti i luoghi che abbiamo visitato noi ne abbiamo studiato la lingua, la storia, la funzione... 
Se non avessimo partecipato a questa gita sarebbe stato come studiare la lingua e la cultura classica solo a metà, senza riuscire veramente a comprendere quello che studiamo.
E' importante che anche le future classi terze possano vedere con i loro occhi quello che studiano.
Rachele M.


Ciò che mi ha colpito di più del viaggio in Grecia sono state le meteore per il loro paesaggio e per l’atmosfera che ho trovato nei monasteri.
La gita in Grecia è stata un’esperienza molto importante per me perché mi ha dato la possibilità di venire a contatto con la grecità, mi sono stupita dell’ ”effetto” che visita ha avuto su di me perché per la prima volta ho sentito di essere entrata veramente nel profondo del pensiero greco che forse prima a scuola avevo affrontato con un occhio diverso.
Marta B.


Ho apprezzato molto la gita in Grecia; l’itinerario per quanto stancante e faticoso è stato molto bello e ritengo che i tempi siano stati sfruttati al meglio. La tappa alle Meteore è stata probabilmente la più bella: impressionante il modo in cui, proprio mentre giri la curva, dietro le fronde degli alberi, ti trovi di fronte queste immense rocce che si stagliano contro il cielo azzurro, e abbarbicato tra le alture qualche monastero, un po’ in equilibrio un po’ no, sopra migliaia e migliaia di metri di roccioso dirupo.
È stato molto bello anche riscontrare le cose studiate a scuola dal vivo, e poterne osservare la concretezza. Spesso quando studio molte cose appaiono distanti e sfocate, e poter dare forma a molte di queste ha reso lo studio molto più appassionante.
Francesca P.


Dire che la gita in Grecia abbia lasciato un segno indelebile nel mio percorso culturale è usare un eufemismo.
La Grecia è letteralmente una fucina di cultura antica dove ci si puó facilmente immergere e rivivere quello che è stato.
C’è da dire che mi sarei goduto di più la gita se avessimo ridotto di una tappa il nostro percorso, dato che tra pullman e alzate presto sono arrivato alle ultime tappe stremato.
Luca V. 


È stata un'esperienza bellissima perché abbiamo potuto vedere dal vivo e con i nostri occhi cose che avevamo studiato in precedenza in classe e che molti di noi non avevano mai visto. Credo anche che questa gita ci ha permesso di avere più consapevolezza di ciò che studiamo soltanto sui libri. Mi auguro che un'esperienza del genere possa essere fatta anche dagli alunni del terzo dei prossimi anni perché ne vale veramente la pena ma soprattutto perché si impara a leggere le opere e non soltanto a guardarle. 
Rebecca N.


Dopo la gita in Grecia posso dire sicuramente che ne vale la pena, infatti è riuscita a superare le mie aspettative. Potrebbe sembrare banale ma la cosa che mi porterò sempre dietro è l'immagine e lo stupore provato davanti al paesaggio dell'acropoli di Atene. Non immaginavo infatti che sarebbe riuscito a sorprendermi così tanto poichè la maggior parte delle cose viste in quei giorni le avevamo già studiate approfonditamente a scuola, ma questo mi ha solo permesso di comprenderle meglio. Vederne infatti la reale grandezza, colore, materiale è stato completamente differente dal guardarle e studiarle sui libri e la bravura e la passione delle guide ha sicuramente aiutato.
Maria P.


La Grecia è un paese molto bello, non solo dal punto di vista archeologico, ma anche paesaggistico (ciò ha reso le numerose ore in pullman meno pesanti). Poi perché abbiamo visto molte cose, tutte interessanti o particolari: sebbene sia stata una settimana densa, non rinuncerei a niente, anzi... Infine è stata davvero una bella gita perché è sempre un piacere vedere dal vivo ciò che si studia tutti i giorni a scuola.
I luoghi che mi hanno più colpito sono le Meteore e Olimpia (sia il sito archeologico che il museo).
Se invece dovessi scegliere qualcosa che migliorerei sarebbe probabilmente la visita ad Atene, non perché non mi sia piaciuta, ma perché ritengo che sia rimasta un po' sacrificata.
In conclusione questa gita è stata molto bella e consiglierei assolutamente di riproporla anche per le terze dei prossimi anni.
Francesco G.


Gita entusiasmante, istruttiva .

stancante ed emozionante.

rilassante e divertente .

una gita che è riuscita ad unificare il rapporto della classe.

professori disponibili e comprensivi.

una gita che consiglierei ad ogni ragazzo.

una gita che rivivrei migliaia di volte

un sogno ad occhi aperti.



La Grecia è una terra bellissima perché ha moltissimi paesaggi che sembra una cartolina. Ci ero già stata con la mia famiglia però avevo visto un altra faccia, mentre questa gita mi ha permesso di girarla da un altro punto di vista. Penso che visitata al terzo anno sia un’idea fantastica perché ci ha dato l’opportunità di vedere dal vivo tutte quelle cose che durante l’anno abbiamo studiato sui libri e osservarle così da vicino fa un effetto del tutto diverso, da lasciarti mozzafiato. Tutti dovrebbero avere l’occasione di fare un giro così intenso ma ricco di sensazioni. Veramente indescrivibile! Lucia G.


L'euforia del lungo viaggio in mare è stata molta poiché non avevo mai viaggiato per così tanto tempo su un unico mezzo. Il cibo a bordo non l’ho assaggiato poiché a mio avviso la pasta che ci hanno rifilato non era quasi commestibile. Comunque il pernottamento non è stato affatto scomodo malgrado gli sballottamenti dovuti al mare. È stato meraviglioso risvegliarsi ed ammirare le prime isole greche accarezzate dal primo sole del giorno, quasi come in un mondo segreto, sperduto. Ci sono stati momenti indimenticabili che porterò sempre con me, come le mura ciclopiche e il complesso stesso di Micene oppure la simmetria quasi surreale dell'Hermes di Prassitele. In questi pochi giorni passati in compagnia delle altre terze ho fatto molta amicizia con gli altri alunni ed ho capito, che non sempre il contatto prolungato fra noi adolescenti porta buoni rapporti. Oltre a qualche litigio a cui ho assistito non ci sono stati molti altri disguidi tra di noi. Lo sforzo degli insegnati per organizzare questo bellissimo viaggio è stato lungamente apprezzato, almeno da me. Camminando per le città greche ho percepito un grande senso di accoglienza e di ospitalità, in fondo eravamo tutti mediterranei. Forse abbiamo perso troppe ore sopra un pullman che potevano essere rimpiazzate con un poco più di tempo libero nel quale ho passato un bellissimo pomeriggio ad Atene assaporando finalmente la famosa pitta. Secondo il mio punto di vista non esiste Paese al mondo bello quanto l'Italia però la Grecia, avendo delle radici storiche-culturali molto simili alle nostre, non è stata male. La cosa che mi ha veramente lasciato a bocca aperta è stata il Teatro di Epidauro affascinandomi con la sua acustica e la sua antica storia. Per me il viaggio in Grecia al liceo classico è d'obbligo farlo al terzo anno poiché con storia dell'arte si studiano proprio i caratteri delle varie epoche. Questa gita è stata un grande viaggio attraverso i luoghi così tanto studiati ed analizzati che sono esattamente la passione di un vero classicista come il sottoscritto.
Pietro G.



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