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Visualizzazione dei post da maggio, 2017

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Scritture creative dal Laboratorio 17

Ha vinto l'ironia tagliente del racconto APERTIS VERBIS di Elisa Valentini.  Complimenti a lei e a M.Agostini, E.Blasetti, S.Cabras, L.Cortese, G. Fringuelli, L.Lombardi, L. Montenovo, M.Orlando, B. Rubegni, A.Schettini, C.Serafino, T. Talarico, M.Turchetti. Quest'anno, a ispirare la creatività dei giovani scrittori del Laboratorio di Scrittura Creativa del Rinaldini è stata: la Scuola, luogo concreto o immaginario di storie fantasy, thriller, drammatiche, sentimentali, fantascientifiche, sovrannaturali. APERTIS VERBIS - PIÙ O MENO di E. Valentini Era l’ultima volta che si riduceva all’ultimo minuto. Proprio come la volta precedente sarebbe dovuta essere l’ultima. E quella prima. E quella ancora prima. Edith non era mai stata brava a mantenere i propri propositi.  Per quello si era ritrovata in piedi ad un orario indecente della mattina, così presto che in pratica si poteva considerare tarda notte, infreddolita e di malumore e piegata su due vocabolari diversi

Il Coro d’Istituto al Festival di Primavera di Montecatini

Prossimi appuntamenti con il Coro d'Istituto: 21 maggio ore 17,00 alla Loggia dei Mercanti e il 30 maggio presso la Chiesa del Gesù di Ancona. Come ormai consuetudine, anche quest’anno il Coro d’Istituto ha partecipato al noto Festival di Primavera a Montecatini Terme dal 26 al 29 aprile. Il viaggio di studio è iniziato con il Concerto del Coro Giovanile Italiano, diretto dai M° Pavese e Marzola nella meravigliosa location della Basilica di S.M. Novella a Firenze. Una volta raggiunta Montecatini, il Coro ha preso parte alle attività didattiche partecipando all’atelier “From Bach to Calipso” tenuto dal maestro di fama internazionale Michael Gohl. Oltre 8 ore di lavoro giornaliere hanno tenuto impegnati i coristi del Liceo Rinaldini (assieme ad altri 140 ragazzi, un atelier davvero numeroso!) su partiture di alto profilo musicale. Il repertorio ha spaziato infatti dalla fuga a 4 voci Psallite Deo nostro in laetizia di J.S. Bach, a Che gusto è mai questo di Antonio Cald

RINALDINI PRIMO ALLE OLIMPIADI DELLA LINGUA ITALIANA

Ecco la squadra schierata dal Liceo Classico “Rinaldini”: Ha vinto la competizione classificandosi prima a livello nazionale. Pietro Zammarano (2AM), Francesco Galasso e Matteo Moretti (2BM ), Pierfrancesco Gigli e Francesca Ippoliti (2CT), Chiara Miranda (2DM), la squadra dal Liceo Classico “Carlo Rinaldini” di Ancona, preparata e guidata dalle prof.sse Roberta Di Giacomo e Francesca Recanatini, dopo aver superato le fasi eliminatorie lo scorso 9 marzo e quelle semifinali il 21 aprile, non ha deluso le aspettative e ha conquistato il primo posto anche nell’ultima fase della gara, distaccando gli avversari di 7 punti negli ultimi cinque quesiti. . Le fasi finali delle  Olimpiadi della Lingua Italiana a squadre - X edizione , aperte alla partecipazione degli allievi del secondo anno delle Scuole Secondarie Superiori di tutto il territorio nazionale si sono svolte, a Larino (CB) lo scorso 22 aprile Gli studenti, dopo essersi allenati in una serie di laboratori pome

Il Liceo Musicale alla Prova Aperta dell’Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino sotto la direzione del M° Zubin Mehta

Il 24 aprile 2017, 52 ragazzi del Liceo Musicale hanno avuto l’opportunità di assistere alla prova aperta dell’Orchestra e del Coro del Maggio Musicale Fiorentino, sotto la direzione del M° Zubin Mehta. Si è trattato di un’esperienza unica: un’Orchestra e un Coro  stellari  hanno entusiasmato fin da subito i ragazzi del Musicale con una performance di altissimo livello, complice anche la splendida cornice del Teatro dell’Opera che ha contribuito a creare una magia di suoni e colori irripetibile. Il programma per l’80° del Maggio Musicale Fiorentino, degno delle migliori occasioni, ha previsto nel primo tempo l’ouverture  Coriolano  di L. van Beethoven e il Concerto in re maggiore op. 77 per violino e orchestra di Brahms, una delle pagine più impegnative nel repertori di violino. A coronare questi pregevoli brani, l’esecuzione magistrale del Concerto da parte del M° Michael Barenboim. Dopo l’intervallo, all’Orchestra si è aggiunto il Coro, creando un impasto sonoro così morbido d

Tra alcool e nuove tecnologie. Quale l'incudine e qual è il matrtello?

Gli psicologi  Dott.ssa Frattesi e Dott.Borri dell’Associazione Marco Vive, insieme alla prof.ssa Cotoloni hanno dato vita a due progetti molto interessanti:  - Progetto "Adolescenza e Nuove tecnologie” (Classi prime Corso Scienze Umane) - Progetto "Adolescenza e alcol” (Classi seconde Corso Scienze Umane a cui fa riferimeto il video sottostante) Riportiamo reazioni e relazioni degli studenti “Spesso perdiamo la coscienza di ciò che facciamo, sotto l’effetto dell’alcol e i bevitori occasionali del sabato sera si credono immuni dalle conseguenze, ma non è così”. “Molti si vantano di bere per mostrarsi adulti e avere una sbronza può essere motivo di vanto e di quasi orgoglio per mostrarsi agli amici, per sentirsi accettati,  per non farsi emarginare, per sentirsi importanti; chi non rischia, chi non è trasgressivo, chi non prova cose nuove, è considerato uno sfigato” “ I mass media ci mostrano le immagini di gioia e dello star bene legate all’uso dell’alc

AURORA di M. Turchetti

Impennando, salutò la scuola con un ͞addio͟ futile e poco veritiero. La moto rombava, le ruote  cigolavano sotto l’asfalto nero e lucido di quella giornata d’aprile. Dagli specchietti non era visibile nient’altro se non l’immagine scura del suo chiodo. Era così che si faceva riconoscere, era così che lo conoscevano tutti: infatti, Mario portava sempre quell’indumento, un rivestimento impermeabile,un solido scudo … e un modo per proteggersi dal freddo, visto che a scuola vi era un meccanismo di riscaldamento così moderno, così all’avanguardia, da non esistere. Per il resto, come lo scudo di Achille nell’Iliade, costruito sulla base di un modello geometrico-matematico, parlava da solo del suo guerriero, così desiderava che il suo chiodo potesse narrare di lui, operlomeno lasciare una sua traccia. Mario era un tipo riservato, non amava le chiacchiere, se per queste si intendono quelle alle spalle, quelle che un giorno in pochi conoscono, e che il giorno dopo pullulano nella scuola

Il Coro al di là delle stelle

Voci e suoni dal Monte, da una chiesetta fuori dal tempo. Domenica 7 maggio 2017 il Coro d’Istituto è stato protagonista dell' VIII edizione della Rassegna Corale “Al di là delle stelle". Patrocinato dal Comune di Ancona, l'evento, promosso dalla Corale "V. Cruciani" in ricordo del corista "Midio" Marconi si è tenuto alle 17:00 nella suggestiva Chiesa di S. Pietro Martire che domina l'antico borgo di Varano. Hanno partecipato il Coro "Dolce canto a Leo" di Monte Urano, diretto dal M° Stefania Cocco, il Coro d'Istituto del Liceo "C. Rinaldini" di Ancona, diretto dal M° Marco Guarnieri e il Coro Polifonico "G. Spontini" di Moie di Maiolati, diretto dal M° Michele Quagliani.

APERTIS VERBIS - più o meno di E.Valentini

Era l’ultima volta che si riduceva all’ultimo minuto. Proprio come la volta precedente sarebbe dovuta essere l’ultima. E quella prima. E quella ancora prima. Edith non era mai stata brava a mantenere i propri propositi.  Per quello si era ritrovata in piedi ad un orario indecente della mattina, così presto che in pratica si poteva considerare tarda notte, infreddolita e di malumore e piegata su due vocabolari diversi perché la professoressa aveva deciso che tradurre una versione di quindici righe dal greco al latino era un’ottima idea. A quanto pareva la professoressa li odiava.  Ovviamente su internet non esisteva una traduzione neanche per sbaglio, e ovviamente Edith non possedeva un vocabolario dal greco al latino, quindi era stata costretta a tradurre prima dal greco all’italiano e poi dall’italiano al latino. Non era stato divertente.  Verso le cinque e mezzo rimise il tappo alla penna e si raddrizzò con un sospiro. Prese in mano il quaderno con la traduzione finale

ACCIDENTAL JUMP di M.Orlando

Anno 2118, Stazione Lunare Scolastica EAGLE II La cosa più bella del vivere nello spazio per nove mesi l’anno? La vista mozzafiato senza dubbio. Essere in continua orbita intorno alla Luna offriva ogni giorno un panorama diverso. A volte la Terra – un grosso titano dalle impensabili sfumature verdi e azzurre-, a volte degli asteroidi, ma sempre le stelle. E anche dopo quattro anni passati su quella Stazione, Bart riusciva sempre a provare un senso di assoluta meraviglia davanti a quello spettacolo di luci e colori che per tanto tempo era stato il sogno della razza umana.  Ma quel giorno l’attenzione di Bart era tutta concentrata sull’impresa che aveva sotto mano, alla quale aveva lavorato per più di due mesi. «Riconosciuto: soggetto R015, James Raynes» La voce dell’intelligenza artificiale risuonò forte e chiara nella stanza mentre la porta si apriva scivolando gentilmente nella fessura del muro e il suo conquilino nonché migliore amico- faceva la sua entrata. «Ehi

LE DONNE DRAGO di E. Blasetti

LE DONNE-DRAGO di E.Blasetti Un suono squillante mi sveglia, ed io cerco in tutti in modi di ignorarlo, ma questo continua imperterrito sempre più forte…quanto vorrei spegnerlo ma purtroppo mia madre è priva di interruttori. Frustrata quindi sbuffo e mi dirigo strisciando verso le scale. Comincio a fare colazione mentre mia madre corre di qua e di la tra le stanze, blaterando cose che di prima mattina non riesco proprio a recepir,così appena fatta colazione la saluto e mi vado a preparare per la scuola.  Oggi sarà il mio primo giorno in una nuova scuola costruita da poco fuori paese . Tutte le mattine sono in ritardo e rischio sempre di perdere l’autobus e questa mattina non è diversa da tutte le altre, corro a suonare ad Ace che è , come mi aspettavo, più indietro di me. Ace mi guarda con lo sguardo assonnato e biascica qualcosa che assomigliava ad un ͞Emm…chem c’è mmh?͟ alzo gli occhi al cielo e lo afferro per un braccio e comincio a trascinarlo fino alla fermata dell’auto

BOLLE DI SAPONE di L. Montenovo

In quel momento Max entrò nella stanza, che somigliava più alla stanza di un carcere che a quella di un ospedale. Dovette fermarsi più volte sull’uscio della camera per convincersi ad entrare senza piangere. Non ci credeva ancora, non voleva crederci, eppure erano passati già parecchi giorni. Quella bimba che correva senza pensieri nel vialetto di casa, quel sorriso capace di sciogliere anche i nazisti, quegli occhioni azzurri a cui non si poteva negare nulla, quella ragazzina con la quale non potevi avere una conversazione senza che ti correggesse almeno un paio di volte sulla struttura della frase o la correttezza grammaticale, adesso era… Pochi secondi dopo gli squillò il telefono, facendolo sobbalzare poiché era convinto di averlo spento: -Papà…ciao…no, qui veramente sono le due di pomeriggio…si può sapere quando diavolo torni? Sono stufo della storia del contrattempo, lo siamo tutti. Non puoi spiegare ai tuoi cari superiori la faccenda…non gli puoi dire che è